Il blog di Daniele

Ho iniziato il tirocinio alla Vittoria e mi sto divertento tantissimo con gli studenti.

 

In questi primi incontri con gli studenti giapponesi una domanda frequente è stata: “da quale parte dell'Italia vieni?”.  Allora ho deciso di scrivere qualcosa sulla mia città, Cava de' Tirreni!

È una città di tradizione longobarda nella provincia di Salerno e da questa tradizione eredita diverse cose, ma io in questa occasione vorrei soffermarmi sulla “Festa di Montecastello”, ovvero i festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento.

Questa festa ha luogo ogni anno dal 1656, anno in cui la città e la popolazione cavese furono devastate dalla peste.

La storia dice che il parroco don Angelo Franco della frazione Santissima Annunziata (dove abito io tra l'altro), nell'ottava della Solennità del Corpus Domini, organizzò con i fedeli una processione, portando il Santissimo Sacramento dalla chiesa fin sul Monte Castello (è una collina  che prende questo nome perché sulla sua cima c`e` un castello longobardo); dalla collina che sovrasta la valle metelliana fu invocata la benedizione di Dio sulla città e sui cavesi dai quattro lati del castello di Sant'Adiutore. L'epidemia finì, ed i cavesi in segno di gratitudine per la grazia ricevuta rinnovano ogni anno, da secoli, il rito della processione.

Accanto all'aspetto religioso, nel corso degli ultimi anni, la festa si è arricchita di altri riferimenti storici e folkloristici, come la rievocazione storica della tragica pestilenza con una rappresentazione in costumi d'epoca, ed il corteo storico lungo le strade cittadine dei gruppi pistonieri (detti anche trombonieri) e sbandieratori, con la benedizione sul sagrato della Cattedrale. Uno dei principali simboli della Festa di Montecastello è infatti costituito dal pistone: un'arma del XVI secolo (conosciuta anche come archibugio). L'arma, nei secoli, ha perso la sua identità come strumento di guerra diventando invece strumento di "gioia": i cavesi sono soliti esplodere colpi (a salve) dal Monte Castello per celebrare la festa e la finedella pestilenza. Anche i gruppi di sbandieratori, con le loro divise d'epoca ed i giochi di bandiera rallegrano le giornate della festa.

Le celebrazioni sono concluse ogni anno con uno spettacolo pirotecnico dal Monte Castello, tanto caro ai cavesi da far crescere il valore di una casa per il solo fatto di avere la giusta esposizione verso il Monte!!

Non ultimo, l'aspetto della tradizione culinaria, con alcuni piatti tipici che le famiglie cavesi sono solite consumare durante la festa: milza, soppressata, melanzane con la cioccolata, pastiera di maccheroni (la frittata di pasta napoletana), accompagnati da vino di produzione locale.

Se siete interessati a questa festa non esitate ad andare a Cava de' Tirreni, sono sicuro che non ve ne pentirete! 

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